L’Anps Napoli schierata il IV novembre 2018 a piazza del Plebiscito, in
occasione della festa delle forze armate.
L’Anps Napoli è, come riportato dal sito ufficiale[1]
“la Sezione più grande d’Italia. Conta più di 2000 soci ed è sempre presente in
tutte la manifestazioni civili, militari e religiose di Napoli e dei comuni
limitrofi. Organizza diverse attività culturali e ricreative per i propri
iscritti. La sezione è intitolata al Sovrintendente Tommaso Vittozzi, deceduto
nel 1984 in seguito alle gravi ferite riportate in uno scontro a fuoco”.
Nel 2018 è ricorso l’anniversario del 50esimo anniversario
dalla sua fondazione, riporta il sito della polizia di stato[2]
“Associazione Nazionale della Polizia di Stato - è stata costituita il 30
settembre del 1968 ed eretta Ente morale con decreto del presidente della
Repubblica n. 820 del 7 ottobre 1970, con la denominazione di Associazione
Nazionale delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Il 1° aprile 1981, con la
riforma e l'applicazione della legge 121, ha preso la denominazione attuale
(ANPS). Gli associati, che volontariamente aderiscono all'ANPS, sono i
dipendenti in congedo e in servizio della Polizia di Stato, oltre agli altri
soggetti previsti dall'articolo 4 dello Statuto (benemeriti e simpatizzanti).
Il Presidente onorario del sodalizio è il Capo della Polizia in carica -
direttore generale della pubblica sicurezza. Sono soci onorari gli ex capi
della Polizia, i vice capi della Polizia, i prefetti, i direttori
interregionali e i questori in sede, le medaglie d'oro al valore militare,
quelle al valore civile e i grandi invalidi della Polizia di Stato. Attualmente
l'ANPS sul territorio nazionale conta più di 170 sezioni, insieme alle sedi
estere di Toronto (Canada) e New York (Usa), ed oltre 32.000 soci.” Ed in
merito alle finalità prosegue[3]
“Le finalità dell'associazione sono di alto livello morale e hanno anche lo
scopo di mantenere vivo il legame di solidarietà tra il personale in congedo e
quello in servizio. L'ANPS è custode del Medagliere della Polizia di Stato
nella sede centrale che si trova a Roma, in via Statilia 30. Il Medagliere
rappresenta il sacrificio e la dedizione al servizio di tanti operatori della
Polizia di Stato che hanno immolato la loro vita per garantire il rispetto
delle leggi dello Stato e per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini della
Nazione. Il loro sacrificio è sempre vivo e presente nell'opera quotidiana di
tutti gli appartenenti alla Polizia. L'ANPS è una grande famiglia che condivide
il motto della Polizia di Stato "Vicini alla gente", protagonista di
ieri e di oggi.”
Attuale Presidente Nazionale è Claudio Savarese che tiene a
sottolineare come “chi è poliziotto lo è sempre”[4],
dando risalto ad alcuni aspetti, i fondamentali, della associazione, preservare
la memoria degli anziani, la heideggeriana Gedächtnis
che le generazioni vecchi trasmettono alle nuove rendendo sempre viva non la
memoria sic et simpliciter di caduti nell’adempimento del dovere, aspetto forse
più importante perché esemplare, pratico, concreto, ma anche quel seno forte di
appartenenza alla legge, allo stato che sotto la sua egida ci protegge e
protegge soprattutto i deboli, manto contro le intemperie della vita.
E non è un caso, e queste informazioni possono reperirsi
sfogliando il calendario[5]
che i fini originari per cui nasce l’ANGPS (Associazione nazionale guardie di
pubblica sicurezza) nel 1970 furono essenzialmente pensionistici-solidaristici
tra personale in congedo , il 30 settembre 1968 iniziano i lavori a via
Statilia 30, ove ancor oggi sorge la sede. E da Roma le sedi, a seguito del decreto 820 del 7 ottobre 1970
con cui il Presidente Saragat la erige Ente Morale, si diffondono un po’ alla
volta per la penisola. L’ANGPS è l’ultima associazione combattentistica e
d’arma fondata, iscritta nel registro delle persone giuridiche, ma anche
l’unica a godere della tutela del Ministero dell’Interno. L’ANPGPS diverrà ANPS
a seguito della riforma della polizia DPR 121/1981.
Interessante notare, e su questo torneremo, che, sebbene è
da fine anni ‘60 che si inizia a parlare di costituzione della associazione,
già nell’immediato dopoguerra si sentiva questa necessità associativa,
soprattutto dagli ex membri PAI, ossia della polizia coloniale in Africa,
attivi nel ventennio e ricordati come uomini integerrimi, difensori dei coloni,
fedelissimi tanto da ottenere il plauso dei britannici durante l’assedio di
Adis Abeba e di molte altre ci9ttà etiopi per la fermezza attraverso la quale
riuscivano a combattere sciacallaggio, saccheggi e ruberie, rischiando in
proprio e con altissimo senso di giustizia e del dovere[6].
Dal 2004 nasce il Gruppo di Ivrea e l’associazione è
impegnata anche nel terzo settore, nel volontariato sociale. Attualmente con 29
sezioni che svolgono attività di Protezione Civile, distintisi più volte nel
soccorso delle persone colpite da calamità naturali ed inoltre, più spesso,
impegnate nell’assistenza in occasione di grandi eventi, nei servizi di scorta
nelle manifestazioni sportive, nel servizio di vigilanza fuori le scuole, nella
collaborazione con le Onlus per eventi di beneficenza. Tali gruppi, in forza della legge 106/2016, seguono
altresì, oltre il regolamento Anps anche quello sul volontariato sociale.
Per quanto concerne Napoli, sezione con più iscritti, come
sopra accennato, nasce nel 1970 ma le notizie circa le attività svolte sono
scarse. È dal 2008 e dalla presidenza Gallo che è impegnata su più fronti,
soprattutto nella tutela delle fasce più deboli, i bambini, con interventi
istruttivi circa la viabilità, nonché gli adolescenti, intervenendo in eventi
che riguardano le nuove piaghe, bullismo, cyberbullismo, dipendenza da
internet.
Per quanto concerne l’ Anps Napoli, oltre al presidente
commissario rds Luigi Gallo da ricordare l’attività e l’impegno degli altri
componenti, il vicepresidente sovrintendente
capo cavalier Modestino Orabona, il segretario Cosimo Liccardo; i consiglieri
il medico capo Elena Napolitano, Giuseppe Ombelino, Giovanni Antrichetti, Guido
Tiano, Giuseppe Bosco, vice questore aggiunto dottoressa Daniela Amore,
Ludovico Morisco, Guido Rossi, Sergio Schiano; i sindaci: sostituto commissario
Maria Rosaria siriaco, ispettore capo Marco Di Maggio e l’assistente capo Maria
Roefaro.
La sezione Napoli in occasione del 50esimo anniversario dalla
fondazione dell’Anps, Ostia, 30 settembre 2018
Ingresso sezione Anps Napoli
Ufficio del Presidente Luigi Gallo
Anps saletta
attesa
FIAMME ORO:
ln copertina di Fiamme Oro del 2019 è
dedicata a Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, detta “Bebe”, nata a Venezia nel
1997, schermitrice italiana, campionessa paraolimpica, mondiale ed europea in
carica di fioretto individuale.
Fiamme Oro è il gruppo sportivo della
Polizia di Stato. Nel gennaio 1949 la Gendarmeria austriaca organizza alcune
gare riservate ai “colleghi” della polizia di frontiera. Tra questi, per la
polizia, partecipa la Scuola Alpina delle Guardie di Pubblica Sicurezza, una
squadretta piccola che ottiene la vittoria inaspettata. Nel 1952 il Gruppo
viene trasferito a Moena, ove tutt’ora risiede e nel 1954, grazie ad una
convenzione con il Ministero dell’Interno ed il COI , nasce la Polisportiva
Comunale Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, dal 1981, dopo la riforma,
Fiamme Oro.
Fiamme Oro è anche la rivista
ufficiale della Polizia di Stato e della redazione se ne occupa proprio l’ANPS.
[3] Ivi
[4] Il
Cinquantennio della Associazione, calendario storico; 2018; pag.1
[5] ivi
[6] Storia
della Polizia di Napoli; Direzione Centrale Anticrimine Tipografia; 2003; pag.
19
Nessun commento:
Posta un commento